In “Visione rivoluzionaria” si intende affrontare una serie di caratteristiche, alle quali generalmente viene dato poco risalto, comuni in tutte le persone. Spesso non si conosce bene il significato della parola "successo", ma con il giusto approccio e la giusta visione il "successo" può essere veramente a portata di tutti.
In “Visione rivoluzionaria” si intende affrontare una serie di caratteristiche, alle quali generalmente viene dato poco risalto, comuni in tutte le persone. Sono condizioni che l’essere umano tende a non sviluppare, poiché da nessuna parte esiste la spinta a farlo, ma che sono già insite nelle caratteristiche di ciascuno. Diventarne consapevoli, conoscerle, conoscerne la causa e gli effetti, porta sicuramente al successo.
La parola Successo nell’era moderna ha acquisito man mano un’accezione stressante. Sebbene ciascuno miri al successo, si viene comunemente spinti a credere si tratti di qualcosa di eccezionale, fuori dai ranghi comuni, assumere atteggiamenti aggressivi, sia con se stessi che con gli altri, spingere fino al parossismo le proprie capacità tanto da rimanerne, spesso, schiacciati. Perché il successo, inteso in quel senso, porta a livelli di stress altissimi. Nelle indicazioni che sono considerate valide per affrontare un colloquio, ad esempio, viene sempre data indicazione di assumere in sé la qualità di “resistente allo stress”, “capacità di gestione all’interno di situazioni stressanti”. Ben lo conoscono gli imprenditori, che raggiungono livelli altissimi di stress nella gestione delle loro attività.
Il vero successo in realtà è molto più semplice e meno opprimente il suo raggiungimento. A patto che si segua una strada che a mano a mano sarà illustrata. Un genitore che cresce il proprio figlio trasmettendo valori, insegnandogli ad autogestirsi, concedendo libertà di espressione, mentre contemporaneamente lavora, si occupa dei genitori, magari partecipa a corsi di aggiornamento, e affronta la vita quotidiana, è una persona di grande successo. Un contadino che gestisce bene la propria terra, portando frutto, conoscendo le stagioni e come difendere il raccolto è una persona di grande successo. Un operaio generico che affronta il proprio lavoro con impegno, senso morale, con dedizione ed empatia è una persona di grande successo. Ciò non viene insegnato, da nessuna parte si insegna che il valore morale ed etico con cui si affrontano i singoli compiti della propria vita ha significato di successo. Il successo non è misurato in base al conto corrente o a nuovi oggetti di tendenza. È impostato dai valori della vita reale, quella che tutti vivono tutti i giorni.
Avere chiaro questo concetto, ad esempio, porta le persone a rendersi conto del proprio valore all’interno della società, comprendere come una vita che viene considerata erroneamente mediocre sia in realtà una vita di valore. E possiamo decisamente affermare che ciò si ripercuote sia su un colloquio di lavoro che nei rapporti con i propri dipendenti.
Si è già parlato dell’empatia, dell’intelligenza emotiva, della capacità di adattamento. Ma nulla di costruito servirà davvero a far partecipi gli altri del proprio successo. Le indicazioni di massima rilasciate dalle agenzie per avere successo durante un colloquio sono materia di studio, forniscono informazioni, ma non danno consapevolezza.
Una conoscenza dei propri valori, che appartengono a tutta l’umanità, porta a poggiare i piedi su una solida base di autodeterminazione che nulla potrà destabilizzare. Non va bene un colloquio, nessun problema, si passa al successivo perché in sé si è già costruita la consapevolezza del proprio valore.
In effetti è un percorso, una via di conoscenza di sé, che vale tanto quanto ci si mette impegno a vedersi secondo nuovi schemi. Attraverso un’analisi fuori dal pregiudizio della propria vita è possibile rintracciare quante cose buone si sono compiute, quanto ci si è impegnati in determinate situazioni per risolverle, quanto coraggio è stato richiesto per affrontarle, quanti fallimenti e cadute sono state fatte e soprattutto cosa si è imparato da essi, come ci si è rialzati per ricominciare.
Il risultato di questa analisi sarà il primo gradino della scala da salire, costruendola, per rendersi conto di sé e della propria vita, valutandola in funzione del successo. Anche molti fallimenti e nuovi inizi sono grandi lezioni imparate, esperienze dalle quali si è tratto insegnamento. E questo significa aver avuto successo. Una simile visione, che è veritiera e molto reale perché vissuta, è ciò che farà cambiare l’idea che ci si è fatti di se stessi, spesso spinti da falsi valori diffusi dalla società sentendo l’obbligo sociale di adeguarsi ad essi, e quindi perdendo il contatto con la propria persona.
A questo punto, durante un colloquio, si sarà propensi a essere sinceri perché si avrà dentro di sé una solida base formata dall’esperienza ricavata dalle situazioni affrontate e analizzate. Considerarsi una persona di successo, non nel senso che dà la società, nella propria vita è meritato e rivoluzionario e ne beneficerà non solo il lavoro ma tutti gli ambiti della vita.